Alla giovane e ancora poco esperta commissaria Bianca Pereira, appena trasferita da Trento alla Squadra Mobile di Roma, vengono affidate le indagini sulla morte violenta di una ragazza. La vittima viene ritrovata impiccata ad un albero, completamente nuda, in un angolo nascosto di Villa Borghese, il grande parco pubblico al centro della capitale, in un caldo pomeriggio di giugno. All'apparenza si tratta di suicidio, quindi di un caso da chiudere in fretta, ma al contrario l'investigatrice si convince rapidamente che si tratta di omicidio e comincia a indagare puntigliosamente in tutte le direzioni con lo svogliato supporto di Diego Moretti, l'anziano e disincantato ispettore che l'affianca nel lavoro. Come è stato possibile che in un parco pubblico affollato di gente si sia consumato un delitto così efferato? Come è riuscito l'assassino a portarlo a compimento indisturbato? Ma, soprattutto, qual è il movente? C'entra una misteriosa società con cui la vittima ha lavorato in passato? Bianca Pereira dovrà rispondere a molte domande in un'indagine che si allarga a macchia d'olio coinvolgendo personaggi noti e importanti e mettendo in luce un traffico ancora poco noto, che potrebbe rivoluzionare il nostro modo di stare al mondo e il nostro futuro.

Con questo romanzo S.Rivalta fa debuttare una nuova protagonista che sicuramente saprà conquistare la simpatia dei lettori, una investigatrice acuta e capace che non ha nulla da imparare dai tanti colleghi maschi presenti sulle scene del crimine.