Collana: I classici dell'essere

Nella tradizione orientale la religione ha un marcato carattere di praticità che in Occidente non si èmai sviluppato in modo organico. In particolare, i percorsi sviluppatisi a partire dal Buddha sibasano sulla comprensione che tutti siamo alla ricerca – della felicità, di un significato, della quietementale... e quant'altro implica riconnettersi con il proprio essere – e quella ricerca è dovuta a unanon conoscenza di se stessi, a un mancato sviluppo di una qualità che ogni essere umano possiede,in forma di seme: la consapevolezza.

Da qui il suggerimento di strategie per coltivare quellapotenzialità. "L'Addestramento Mentale in sette punti" che Atisha sviluppò e donò al Tibet – nell'Undicesimosecolo – si rivela una risposta pratica all'interrogarsi che oggi lo spirito del tempo ci chiama aconsiderare come una responsabilità primaria.Osho riprende e decodifica quella metodologia, rendendola comprensibile all'uomo moderno; e nesollecita l'esperienza perché solo nella pratica ciascuno può verificarne l'efficacia, e poi scegliere diproseguire. L'approccio a questo libro dipende dunque da un profondo bisogno di prendersi inmano e riesaminare il proprio rapporto con se stessi, gli altri e il mondo che ci ospita.D’altra parte, l’abilità di Osho nel rendere evidente un diverso destino, aiuta a non sottovalutare lasua proposta esistenziale; illuminandola dalle angolazioni più diverse.

A tal proposito, il libro èarricchito da capitoli di domande e risposte, dove il Maestro duetta con la mente di chi a lui si è accompagnato, aprendo il loro arrovellarsi a rivelazioni liberatorie.Con incredibile lucidità, con leggerezza e umorismo, senza mai giudicare chi lo interroga, Oshorisponde a questioni di ogni genere: perché mi dovrei risvegliare? Perché diventare un ricercatoredel Vero? Perché non ho fiducia in te? Come mettere la mente al suo posto? Quali sono i limiti deimetodi che suggerisci? Sono in preda a una terribile confusione, che fare? Queste alcune delle domande che, a capitoli alterni, Osho affronta... aprendo la mente di chi ascoltaa una dimensione al di là della mente stessa, ma soprattutto alla percezione e all'attivazione dipotenzialità che permettono di integrarla e farne buon uso.

Tra queste: la consapevolezza, l'intuizione, l'empatia e soprattutto la benevolenza, in particolare perse stessi. È infatti l'assenza di giudizio, che permette di sbloccare il proprio sentirsi indegni e usarequell'energia liberata per trasformare le circostanze della vita – per quanto possano essere disperate– in pietre miliari, così da rigenerare e rimodellare il proprio vivere.Nel libro è dato ampio spazio alla pratica: una serie di meditazioni guidate permette infatti dioperare sui comuni processi mentali e sul proprio equilibrio psicofisico.

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