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  • Un italiano all'Inferno
    Jul 16 2021

    Dante Alighieri non ci ha dato solo quella che per molti è la più grande opera della letteratura universale. Dante ci ha dato una lingua, l'italiano. Una lingua che si è mantenuta fresca e viva, grazie a lui e ai suoi seguaci. Accade a volte che una lingua sia plasmata, salvata e mantenuta viva da un libro: per noi, la Divina Commedia. Non a caso molte espressioni coniate o citate da Dante sono usate ancora oggi: "Stare fresco", "stare solo soletto", "non mi tange", "degno di nota", "senza infamia e senza lode", "lasciate ogni speranza voi ch'entrate", e ovviamente "a riveder le stelle".

    Dante ha fatto molto di più. Ci ha dato un'idea di noi stessi. È lui il primo a parlare di Italia, è lui a inventare l'espressione "Belpaese". Per Dante l'Italia non era uno Stato; era appunto un'idea. Un patrimonio di bellezza e di cultura. A 700 anni dalla morte, in questo podcast del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo attraversa il capolavoro dantesco scegliendo un tema diverso, rivelandone angoli sorprendenti e continue connessioni con l'oggi, solo apparentemente lontanissimo da quel tempo.

    Un italiano all'Inferno

    Ci sono nazioni che sono nate da matrimoni dinastici, altre da guerre o rivoluzioni. L'Italia no. È nata dalla cultura e dalla bellezza. Dai libri e dagli affreschi. È nata da Dante e dai grandi scrittori venuti dopo di lui, ispirati da lui. Dante ci ha dato una lingua, l'italiano. E ci ha dato un'idea di noi stessi raccontando un Paese che lui vide unito prima di chiunque altro.

    Con Giulio Ferroni.

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    1 hr and 2 mins
  • Divina

    Divina

    Dante Italia 2
    Jul 17 2021

    Dante Alighieri non ci ha dato solo quella che per molti è la più grande opera della letteratura universale. Dante ci ha dato una lingua, l'italiano. Una lingua che si è mantenuta fresca e viva, grazie a lui e ai suoi seguaci. Accade a volte che una lingua sia plasmata, salvata e mantenuta viva da un libro: per noi, la Divina Commedia. Non a caso molte espressioni coniate o citate da Dante sono usate ancora oggi: "Stare fresco", "stare solo soletto", "non mi tange", "degno di nota", "senza infamia e senza lode", "lasciate ogni speranza voi ch'entrate", e ovviamente "a riveder le stelle".

    Dante ha fatto molto di più. Ci ha dato un'idea di noi stessi. È lui il primo a parlare di Italia, è lui a inventare l'espressione "Belpaese". Per Dante l'Italia non era uno Stato; era appunto un'idea. Un patrimonio di bellezza e di cultura. A 700 anni dalla morte, in questo podcast del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo attraversa il capolavoro dantesco scegliendo un tema diverso, rivelandone angoli sorprendenti e continue connessioni con l'oggi, solo apparentemente lontanissimo da quel tempo.

    Divina

    Beatrice e Pia de' Tolomei. Francesca e Didone. Medea e Deidamia. Le donne sono una figura centrale nella poesia di Dante anche prima della "Divina Commedia", in cui però la presenza femminile assume un ruolo se possibile ancora più rilevante mano a mano che il poeta ascende dall'Inferno al Paradiso dove, nel canto finale dell'opera, Dante arriva alla luce emanata da Maria.

    Con Piera Degli Esposti.

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    51 mins
  • Eterno amore

    Eterno amore

    Dante Italia 3
    Jul 18 2021

    Dante Alighieri non ci ha dato solo quella che per molti è la più grande opera della letteratura universale. Dante ci ha dato una lingua, l'italiano. Una lingua che si è mantenuta fresca e viva, grazie a lui e ai suoi seguaci. Accade a volte che una lingua sia plasmata, salvata e mantenuta viva da un libro: per noi, la Divina Commedia. Non a caso molte espressioni coniate o citate da Dante sono usate ancora oggi: "Stare fresco", "stare solo soletto", "non mi tange", "degno di nota", "senza infamia e senza lode", "lasciate ogni speranza voi ch'entrate", e ovviamente "a riveder le stelle".

    Dante ha fatto molto di più. Ci ha dato un'idea di noi stessi. È lui il primo a parlare di Italia, è lui a inventare l'espressione "Belpaese". Per Dante l'Italia non era uno Stato; era appunto un'idea. Un patrimonio di bellezza e di cultura. A 700 anni dalla morte, in questo podcast del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo attraversa il capolavoro dantesco scegliendo un tema diverso, rivelandone angoli sorprendenti e continue connessioni con l'oggi, solo apparentemente lontanissimo da quel tempo.

    Eterno amore

    Paolo e Francesca, ovviamente: cioè una delle più famose storie d'amore della letteratura universale. Che Dante racconta con versi che chiunque ha sentito pronunciare almeno una volta, ma dopo un excursus sulle grandi passioni della mitologia. Il punto è proprio questo: il conflitto tra passione e ragione. I due amanti traditi dalla lettura di un romanzo ne sono un simbolo eterno.

    Con Chiara Francini.

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    54 mins
  • I maligni

    I maligni

    Dante Italia 4
    Jul 19 2021

    Dante Alighieri non ci ha dato solo quella che per molti è la più grande opera della letteratura universale. Dante ci ha dato una lingua, l'italiano. Una lingua che si è mantenuta fresca e viva, grazie a lui e ai suoi seguaci. Accade a volte che una lingua sia plasmata, salvata e mantenuta viva da un libro: per noi, la Divina Commedia. Non a caso molte espressioni coniate o citate da Dante sono usate ancora oggi: "Stare fresco", "stare solo soletto", "non mi tange", "degno di nota", "senza infamia e senza lode", "lasciate ogni speranza voi ch'entrate", e ovviamente "a riveder le stelle".

    Dante ha fatto molto di più. Ci ha dato un'idea di noi stessi. È lui il primo a parlare di Italia, è lui a inventare l'espressione "Belpaese". Per Dante l'Italia non era uno Stato; era appunto un'idea. Un patrimonio di bellezza e di cultura. A 700 anni dalla morte, in questo podcast del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo attraversa il capolavoro dantesco scegliendo un tema diverso, rivelandone angoli sorprendenti e continue connessioni con l'oggi, solo apparentemente lontanissimo da quel tempo.

    I maligni

    L'Inferno e i suoi abitanti: i diavoli, angeli caduti e ritrovatisi sottoterra con le ali nere come quelle dei pipistrelli. Dante racconta le creature dell'abisso, la cui missione eterna è tormentare i dannati alternando malvagità a scherzi che li caratterizzano come figure più grottesche che compiutamente tragiche.

    Con Piero Pelù.

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    58 mins
  • L'altra Odissea

    L'altra Odissea

    Dante Italia 5
    Jul 20 2021

    Dante Alighieri non ci ha dato solo quella che per molti è la più grande opera della letteratura universale. Dante ci ha dato una lingua, l'italiano. Una lingua che si è mantenuta fresca e viva, grazie a lui e ai suoi seguaci. Accade a volte che una lingua sia plasmata, salvata e mantenuta viva da un libro: per noi, la Divina Commedia. Non a caso molte espressioni coniate o citate da Dante sono usate ancora oggi: "Stare fresco", "stare solo soletto", "non mi tange", "degno di nota", "senza infamia e senza lode", "lasciate ogni speranza voi ch'entrate", e ovviamente "a riveder le stelle".

    Dante ha fatto molto di più. Ci ha dato un'idea di noi stessi. È lui il primo a parlare di Italia, è lui a inventare l'espressione "Belpaese". Per Dante l'Italia non era uno Stato; era appunto un'idea. Un patrimonio di bellezza e di cultura. A 700 anni dalla morte, in questo podcast del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo attraversa il capolavoro dantesco scegliendo un tema diverso, rivelandone angoli sorprendenti e continue connessioni con l'oggi, solo apparentemente lontanissimo da quel tempo.

    L'altra Odissea

    Un'altra delle figure indimenticabili della Divina Commedia è quella di Ulisse. Un Ulisse al quale Dante decide di regalare quello che oggi chiameremmo un "sequel" rispetto al racconto omerico e che il poeta lascia direttamente alla voce dell'eroe della caduta di Troia, morto nel tentativo di scoprire un Mondo nuovo.

    Con Eva Cantarella.

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    48 mins
  • Il potere della poesia
    Jul 21 2021

    Dante Alighieri non ci ha dato solo quella che per molti è la più grande opera della letteratura universale. Dante ci ha dato una lingua, l'italiano. Una lingua che si è mantenuta fresca e viva, grazie a lui e ai suoi seguaci. Accade a volte che una lingua sia plasmata, salvata e mantenuta viva da un libro: per noi, la Divina Commedia. Non a caso molte espressioni coniate o citate da Dante sono usate ancora oggi: "Stare fresco", "stare solo soletto", "non mi tange", "degno di nota", "senza infamia e senza lode", "lasciate ogni speranza voi ch'entrate", e ovviamente "a riveder le stelle".

    Dante ha fatto molto di più. Ci ha dato un'idea di noi stessi. È lui il primo a parlare di Italia, è lui a inventare l'espressione "Belpaese". Per Dante l'Italia non era uno Stato; era appunto un'idea. Un patrimonio di bellezza e di cultura. A 700 anni dalla morte, in questo podcast del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo attraversa il capolavoro dantesco scegliendo un tema diverso, rivelandone angoli sorprendenti e continue connessioni con l'oggi, solo apparentemente lontanissimo da quel tempo.

    Il potere della poesia

    La passione politica è stata un'altra costante dell'esistenza di Dante, procurandogli dolori feroci. È quindi inevitabile che la politica sia presente ovunque nella Divina Commedia, in particolare nel sesto canto di Inferno, Purgatorio e Paradiso, raccontata attraverso le vite di dannati e beati: questi ultimi vissuti in un tempo lontano. Perché anche per Dante il meglio nella cosa pubblica era passato da un pezzo.

    Con Massimo Cacciari.

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    51 mins
  • Papale papale

    Papale papale

    Dante Italia 7
    Jul 22 2021

    Dante Alighieri non ci ha dato solo quella che per molti è la più grande opera della letteratura universale. Dante ci ha dato una lingua, l'italiano. Una lingua che si è mantenuta fresca e viva, grazie a lui e ai suoi seguaci. Accade a volte che una lingua sia plasmata, salvata e mantenuta viva da un libro: per noi, la Divina Commedia. Non a caso molte espressioni coniate o citate da Dante sono usate ancora oggi: "Stare fresco", "stare solo soletto", "non mi tange", "degno di nota", "senza infamia e senza lode", "lasciate ogni speranza voi ch'entrate", e ovviamente "a riveder le stelle".

    Dante ha fatto molto di più. Ci ha dato un'idea di noi stessi. È lui il primo a parlare di Italia, è lui a inventare l'espressione "Belpaese". Per Dante l'Italia non era uno Stato; era appunto un'idea. Un patrimonio di bellezza e di cultura. A 700 anni dalla morte, in questo podcast del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo attraversa il capolavoro dantesco scegliendo un tema diverso, rivelandone angoli sorprendenti e continue connessioni con l'oggi, solo apparentemente lontanissimo da quel tempo.

    Papale papale

    Nell'Inferno Dante colloca quattro Papi, attaccandoli con ferocia. Altri due li colloca nel Purgatorio, a dimostrazione della sua straordinaria libertà intellettuale e del suo coraggio. La denuncia costante e durissima scagliata contro i più alti rappresentanti della sua religione, che l'hanno portata lontanissima da quello che sarebbe dovuta essere, è la sua continua professione di fede.

    Con padre Enzo Fortunato.

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    56 mins
  • In fondo al Male

    In fondo al Male

    Dante Italia 8
    Jul 23 2021

    Dante Alighieri non ci ha dato solo quella che per molti è la più grande opera della letteratura universale. Dante ci ha dato una lingua, l'italiano. Una lingua che si è mantenuta fresca e viva, grazie a lui e ai suoi seguaci. Accade a volte che una lingua sia plasmata, salvata e mantenuta viva da un libro: per noi, la Divina Commedia. Non a caso molte espressioni coniate o citate da Dante sono usate ancora oggi: "Stare fresco", "stare solo soletto", "non mi tange", "degno di nota", "senza infamia e senza lode", "lasciate ogni speranza voi ch'entrate", e ovviamente "a riveder le stelle".

    Dante ha fatto molto di più. Ci ha dato un'idea di noi stessi. È lui il primo a parlare di Italia, è lui a inventare l'espressione "Belpaese". Per Dante l'Italia non era uno Stato; era appunto un'idea. Un patrimonio di bellezza e di cultura. A 700 anni dalla morte, in questo podcast del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo attraversa il capolavoro dantesco scegliendo un tema diverso, rivelandone angoli sorprendenti e continue connessioni con l'oggi, solo apparentemente lontanissimo da quel tempo.

    In fondo al male

    Il conte Ugolino e Lucifero: arrivato nel punto più basso dell'Inferno, Dante incontra il protagonista della vicenda più straziante dell'intera Divina Commedia e il simbolo eterno del Male. Sono le ultime due tappe necessarie perché il viaggio di riscatto e di speranza intrapreso nella selva oscura muova in direzione della luce. E l'unico modo di farlo è attraversare il suo opposto.

    Con monsignor Massimo Camisasca.

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    59 mins