Capitolo VII - Thoreau
Perché abbiamo bisogno di Thoreau oggi? Perché si batte per la Natura e contro le leggi che limitano la nostra libertà. Perché ama le strade periferiche e non quelle principali. Perché rifiuta tutti gli inviti atti solo a perder tempo. Perché non c'è niente di più bello che passeggiare nel bosco o nuotare. Perché la sua frase: "Bisogna succhiare tutto il midollo della vita" è uno dei più bei motti di tutta la letteratura internazionale. Perché i tatuaggi li ha sull' anima e non sul collo. Perché è un uomo tutto di un pezzo che non rifiuta di assumersi le sue responsabilità. Perché è la dimostrazione vivente che si può esser poeti e saper costruire capanne, armadi, cancelli e tavoli. Perché la sua intimità con gli animali era di un livello superiore. Perché si prende una polmonite per contare l'età di un albero. Che sarà pure una cosa stupida, ma è la maniera più poetica, altruista e generosa di ritornare da colei che ci ha messo al mondo.
Episodio 1 - "Poche chiacchiere e primitivo"
H. D. Thoreau arriva al mondo nel 1817, nella tranquilla cittadina di Concord, nel Massachusetts, dove trascorre gran parte della sua esistenza. Figlio di una modesta famiglia di origini franco-scozzesi, a 10 anni vince un piccolo premio letterario. Tuttavia, da giovane curioso, marina spesso la scuola per andarsene a zonzo col fratello, a godersi le meraviglie della natura. Innamorato della conoscenza, impara precocemente sei lingue, tanto che grazie ai suoi meriti studenteschi a sedici anni ottiene una borsa di studio che gli permette di entrare ad Harvard. Pratica canottaggio, nuoto e podismo e si avventura spesso da solo nel bosco, affascinato dalla natura e per niente preoccupato dalle sue insidie.
Nella sua vita più che i sorrisi delle ragazze sembrano trovar posto le marmotte e i grilli. È attratto anche dalla cultura dei Nativi Americani, non capisce perché quel popolo venga esiliato dai suoi territori. Ottenuta la laurea va a lavorare come insegnante, ma dopo qualche mese, a causa del suo rifiuto di assegnare le punizioni corporali ad un allievo, rassegna le dimissioni. Carattere indipendente, fonda una nuova scuola, dove insieme al fratello John applica una didattica progressista. La sua pedagogia consiste anche nel far intraprendere ai propri studenti lunghe camminate nel bosco, per carpirne i segreti.
Alla morte del fratello abbandona il progetto e si unisce al nascente movimento trascendentalista. Lì conosce il filosofo R.W. Emerson e viene preso sotto la sua protezione, trasferendosi addirittura a casa sua. Nella sua biblioteca trova letture orientali che lo appassionano e che gli fanno prendere la decisione di affrontare un periodo di isolamento. Si trasferisce sul lago Walden, dove si costruisce una capanna, e vi soggiorna per due anni e mezzo. Esplora il bosco, raccoglie dati, accoglie nella sua capanna tutti gli antischiavisti della zona. Ma a metà della sua avventura un agente del fisco gli chiede il pagamento di anni di arretrati di tasse. Rifiuta di adempiere poiché non intende sovvenzionare uno stato che riconosce la schiavitù e perciò viene incarcerato e poi rilasciato, perché una zia paga la cauzione.
Torna nella sua capanna per finire la sua esperienza, che conclude con la scrittura di un testo che diventerà uno dei dieci libri più influenti al mondo. Poi, provato dalla tubercolosi, abbandona definitivamente il suo corpo. Il suo motto "Bisogna succhiare tutto il midollo della vita" diventa il leit motiv di generazioni di americani. Tanto che "la capanna nel bosco" dopo quasi duecento anni è ancora là, a Walden Pond, collocata vicino alla statua del filosofo.